t2i – Trasferimento Tecnologico e Innovazione, partner della nostra RIR, organizza il corso di apprendimento permanente “Innovation Management e Tecnologie 4.0”, che partirà venerdì 17 novembre presso la sede di Treviso in Piazza delle Istituzioni 34/a.
Il corso sarà gestito in collaborazione con l’Università di Padova e coinvolgerà sia docenti universitari che esperti aziendali per formare i partecipanti su diverse tematiche d’interesse quali Big Data, Intelligenza Artificiale, Smart Manufacturing, Servitization.
All’impianto teorico saranno affiancati casi pratici e visite aziendali, garantendo un bagaglio di conoscenze da poter utilizzare fin da subito per intraprendere il processo di trasformazione digitale in azienda.
Destinatari Specialisti in Ricerca & Sviluppo, Marketing, Progettazione, Qualità, Imprenditori, Direttori Generali e Responsabili di Business Unit o chiunque si occupi di guidare e implementare l’innovazione nelle organizzazioni.
Il corso può essere totalmente/parzialmente finanziato tramite i Fondi Interprofessionali come Fondimpresa o Fondirigenti.
Il DEI (Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione) dell’Università degli Studi di Padova (UNIPD) è il coordinatore scientifico della RIR IMPROVENET. Il DEI, che conta attualmente circa 100 docenti e ricercatori di ruolo e più di 50 assegnisti e borsisti impegnati in aree disciplinari e di ricerca estremamente ampie, è attivo nelle seguenti aree di ricerca: Automazione, Bioingegneria, Elettronica, Ingegneria Informatica, Ottica Applicata, Telecomunicazioni.
Perché l’Università partecipa al coordinamento una RIR?
Le RIR sono state create dalla Regione per rispondere ai bisogni di ricerca e sviluppo delle aziende del territorio, e la Regione stessa ha voluto una significativa presenza nelle stesse delle Università come UNIPD, che sono alla frontiera della ricerca nelle tematiche su cui vertono le attività di rete. Inoltre, le Università hanno grande esperienza nella partecipazione e gestione di progetti collaborativi e pertanto possono fornire un contributo importante sia al coordinamento scientifico delle attività di rete, che alle specifiche iniziative progettuali.
Qual è il valore aggiunto portato ad IMPROVENET?
UNIPD con il DEI offre un know-how di eccellenza per quanto riguarda tutte le tecnologie dell’Informazione (ICT), sia per quanto riguarda l’approccio tecnologico che quello metodologico. Inoltre, a livello strategico, la presenza del DEI può facilitare l’attivazione di collaborazioni ad ampio respiro, come quello europeo, in linea con la visione principale della Regione.
A cosa servono le Reti Innovative Regionali?
Le reti rivestono un importante ruolo di intermediazione, in particolare per quanto riguarda il trasferimento di conoscenza (e non solo di tecnologia) tra il mondo della ricerca e il territorio, e in questo senso la presenza di UNIPD è in perfetta coerenza con quella che viene chiamata la Terza missione dell’Università. UNIPD ha trovato nella rete IMPROVENET aziende del territorio con grande vocazione all’innovazione, con le quali è stato naturale avviare attività di ricerca.
Il ruolo dei partner industriali è fondamentale nella ricerca applicata, perche’ forniscono competenze e infrastrutture specifiche in moltissimi settori, difficilmente replicabili in laboratori di ricerca universitari. Pertanto, le aziende diventano una sorta di espansione della capacità di ricerca dell’università, giocando il ruolo di laboratori avanzati dove testare le metodologie e tecnologie innovative sviluppate all’interno degli atenei.
In cosa consiste il Progetto VIR2EM?
UNIPD è coordinatore scientifico di VIR2EM ed è inoltre coinvolta per quanto riguarda lo sviluppo di modelli di sistemi e processi per il digital twin e l’utilizzo di metodologie di Intelligenza Artificiale per lo sviluppo di strumenti di monitoraggio, supervisione controllo remoto e di ottimizzazione delle operazioni di service e after sales.
Le attività di ricerca sono svolte in collaborazione con i colleghi dell’Università di Verona, per le tematiche relative al digital twin, e con alcune aziende del partenariato (Sperotto Rimar per quanto riguarda le attività di modellistica, Galdi e Statwolf per quanto riguarda la prognostica, diagnostica e manutenzione con strumenti di machine learning).
Con il Progetto precedente PREMANI, UNIPD ha realizzato invece attività di ricerca focalizzate principalmente sullo sviluppo di algoritmi manutenzione predittiva sui prodotti e processi, in collaborazione con Elettrolux e e Galdi.
Quale futuro aspetta alla RIR IMPROVENET?
Ci aspettiamo un aumento delle attività legate alla Rete, in particolare considerando anche i prossimi investimenti legati al PNRR e alla nuova programmazione regionale. Auspichiamo inoltre di avere un network di aziende sempre più vivo e attivo, con le quali proiettare Improvenet oltre i confini regionali, con l’ambizione di giocare un ruolo importante nel rappresentare lo straordinario tessuto industriale Veneto a livello nazionale e internazionale.
Prof. Alessandro Beghi
Alessandro Beghi (Ph.D.) è Professore Ordinario di Automatica presso l’Università di Padova. Ricopre varie cariche a livello di dipartimento e di ateneo, nell’area del trasferimento tecnologico, della ricerca, e della gestione della proprietà intellettuale. È stato visiting scientist presso università e centri di ricerca internazionali sia in Europa che negli Stati Uniti. È Senior member dell’IEEE. Ha servito nei comitati di programma e organizzatori di molte conferenze internazionali. I suoi interessi di ricerca comprendono la modellazione, simulazione, identificazione e controllo di sistemi complessi, e le loro applicazioni in diversi settori scientifici ed industriali. È stato responsabile di progetti di ricerca finanziati dall’Unione Europea, dal Ministero dell’Istruzione e della Ricerca, dall’Università di Padova. È stato responsabile di attività di ricerca con aziende nazionali e internazionali, tra cui Electrolux, Emerson Network Power, Infineon, Aprilia Racing, Ducati Corse. È co-inventore di 7 brevetti sull’uso di tecniche di controllo avanzate in diversi campi applicativi. È autore di oltre 200 pubblicazioni su riviste, libri e atti di conferenze.
Il settore automotive sta registrando forti cambiamenti correlati all’implementazione delle nuove tecnologie, che stanno rivoluzionando il concetto di mobilità e l’approccio alla guida attraverso l’utilizzo di sistemi avanzati di assistenza alla guida e di servizi innovativi all’utente.
Per sperimentare l’impatto reale di questi cambiamenti anche in relazione al tema della sicurezza, il Politecnico di Milano ha installato un nuovo simulatore di guida nella sua sede in Bovisa, realizzato dall’azienda italo-tedesca VI-grade (parte del gruppo Spectris).
I risultati sono molto soddisfacenti ed il sistema risulta essere estremamente efficace, tanto che l’ateneo lo sta già usando per effettuare test sui sistemi di guida assistita e come strumento chiave per il progetto di ricerca europeo Ai@Edge, che mira a creare un digital twin di un ecosistema nel quale le auto a guida autonoma si muovono insieme a quelle condotte da persone reali. Oltre a questo, il simulatore servirà anche per condurre studi sul auto elettriche e veicoli sportivi.
Il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DEI) dell’Università degli Studi di Padova ha collaborato con l’azienda Vi-Grade allo sviluppo dei sistemi di controllo del simulatore, realizzando in particolare gli algoritmi di motion cueing, tramite i quali il simulatore esegue movimenti che permettono di replicare il più fedelmente possibile le sensazioni di guida che il pilota avrebbe a bordo del veicolo reale durante le manovre.
Gli algoritmi utilizzano sofisticate metodologie di controllo, basate su paradigmi di ottimizzazione che rispettano rigorosi requisiti di computabilità in tempo reale.
L’ investimento complessivo del progetto ammonta a 5 milioni di euro, in parte finanziati dalla Regione Lombardia e dal Cluster Lombardo per la mobilità.