Dopo il successo dei bandi IRISS 2023, SMACT ha pubblicato un nuovo bando per cofinanziare progetti di ricerca e innovazione. I nuovi bandi IRISS 2024 rifinanzieranno progetti di Innovazione, Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale (IRISS) presentati da imprese con sede in Italia che prevedano attività di technology transfer dai partner della Ricerca e Tech Provider SMACT della durata di 12-18 mesi.
Il bando ha aperto ufficialmente il 25 marzo e mette a disposizione 2.600.000 €.
In particolare, prevede un contributo fino al 70% dei costi/spese sostenuti fino a un importo massimo di 200.000€ di cofinanziamento per progetti coerenti con almeno uno dei seguenti 8 ambiti di intervento:
IoT e IIoT;
Data management & security;
AI;
Tecnologie per la sostenibilità;
Automazione avanzata;
Gemello Digitale;
Tecnologie per l’agroalimentare;
Città, edifici e costruzione intelligente.
Le domande saranno valutate nell’ordine di arrivo fino a esaurimento delle risorse disponibili e comunque non oltre il 31 maggio 2024.
Maggiori informazioni sui bandi e sulle caratteristiche di eleggibilità sono disponibili sul sito ufficiale:
Le Università partecipanti al Consorzio iNEST hanno pubblicato i Bandi destinati a finanziare per un valore complessivo di circa 26,8 milioni di Euro le attività di ricerca e innovazione condotte da aziende e imprese delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, delle province autonome di Trento e Bolzano e del Mezzogiorno. All’area del Triveneto sono dedicati complessivamente 18 milioni di Euro, mentre al Mezzogiorno andranno 8,8 milioni circa.
Una delle azioni più rilevanti di iNEST è volta a intercettare Micro, Piccole, Medie e Grandi Imprese – attivando iniziative di ricerca, sviluppo, trasferimento tecnologico, formazione – allo scopo di raggiungere una serie di obiettivi di innovazione e, potenzialmente, di attrarre ulteriori risorse anche a livello europeo.
Tale azione si concretizza soprattutto nei cosiddetti “Bandi a Cascata”, aperti alle realtà produttive e imprenditoriali, con una dotazione finanziaria complessiva di circa 43 milioni di euro.
L’articolazione tematica dei Bandi segue i nove settori legati alla vocazione territoriale dell’Ecosistema. Il contenuto completo dei Bandi relativi ad ogni Spoke, con il dettaglio delle tematiche richieste ai progetti e i vari allegati, è disponibile direttamente ai seguenti link:
La pubblicazione dei Bandi rientra nell’azione condotta dal Consorzio iNEST per promuovere e sostenere l’applicazione delle più avanzate tecnologie digitali per le principali aree di specializzazione del Triveneto, creando così nel Nord-Est una rete capillare di competenze innovative nell’ambito dei settori industriale-manifatturiero, agricoltura, mare, montagna, edilizia, turismo, cultura, salute e cibo.
La scadenza per la presentazione delle proposte di partecipazione ai bandi è il 10 ottobre 2023 alle ore 24:00. Le domande dovranno essere inoltrate al Consorzio INEST attraverso l’apposita piattaforma, che sarà attiva a partire dall’ultima settimana di agosto.
Secondo il Prof. Franco Bonollo, Presidente di iNEST e della Scuola di Ingegneria dell’Università di Padova, “si tratta di una occasione importante per valorizzare le capacità innovative del territorio del Nordest e incrementare la competitività di aziende e imprese, concretizzando le finalità del PNRR anche rispetto al rilancio delle attività imprenditoriali del Mezzogiorno del Paese”.
iNEST (Interconnetected Nord-Est Innovation Ecosystem) è l’Ecosistema dell’Innovazione del Nord-Est volto a potenziare i benefici delle tecnologie digitali nelle aree di specializzazione chiave di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.
Gli Ecosistemi dell’innovazione sono reti di Università statali e non statali, Enti Pubblici di Ricerca, Enti pubblici territoriali, altri soggetti pubblici e privati altamente qualificati e internazionalmente riconosciuti.
Intervengono su aree di specializzazione tecnologica coerenti con le vocazioni industriali e di ricerca del territorio di riferimento, promuovendo e rafforzando la collaborazione tra il sistema della ricerca, il sistema produttivo e le istituzioni territoriali.
Inoltre, valorizzano i risultati della ricerca, agevolano il trasferimento tecnologico, e accelerano la trasformazione digitale dei processi produttivi delle imprese in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale e di impatto sociale sul territorio.
Nello specifico, il Progetto iNEST mira a definire un nuovo paradigma di Ecosistema dell’Innovazione del Nord-Est, basato su:
multi-vocazionalità;
capacità di generare valore aggiunto tramite un approccio integrato e interconnesso, superando i
rischi di frammentazione;
creazione di reti, con un approccio basato sulla partnership.
Dal PNRR 110 milioni di euro al Nordest: alle imprese sono destinati 40 milioni in bandi aperti, secondo lo schema di finanziamenti a cascata, e in 9 linee di attività sotto il coordinamento degli atenei e dei centri di ricerca e trasferimento tecnologico.
Spoke 1 ECOSYSTEMS FOR MOUNTAIN INNOVATIONS – Leader: UNIBZ
Spoke 2 HEALTH, FOOD AND LIFESTYLES – Leader: UNITN
Spoke 3 GREEN AND DIGITAL TRANSITION FOR ADVANCED MANUFACTURING TECHNOLOGY – Leader: UNIUD
Spoke 4 CITY, ARCHITECTURE AND SUSTAINABLE DESIGN – Leader: IUAV
Il DEI (Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione) dell’Università degli Studi di Padova (UNIPD) è il coordinatore scientifico della RIR IMPROVENET. Il DEI, che conta attualmente circa 100 docenti e ricercatori di ruolo e più di 50 assegnisti e borsisti impegnati in aree disciplinari e di ricerca estremamente ampie, è attivo nelle seguenti aree di ricerca: Automazione, Bioingegneria, Elettronica, Ingegneria Informatica, Ottica Applicata, Telecomunicazioni.
Perché l’Università partecipa al coordinamento una RIR?
Le RIR sono state create dalla Regione per rispondere ai bisogni di ricerca e sviluppo delle aziende del territorio, e la Regione stessa ha voluto una significativa presenza nelle stesse delle Università come UNIPD, che sono alla frontiera della ricerca nelle tematiche su cui vertono le attività di rete. Inoltre, le Università hanno grande esperienza nella partecipazione e gestione di progetti collaborativi e pertanto possono fornire un contributo importante sia al coordinamento scientifico delle attività di rete, che alle specifiche iniziative progettuali.
Qual è il valore aggiunto portato ad IMPROVENET?
UNIPD con il DEI offre un know-how di eccellenza per quanto riguarda tutte le tecnologie dell’Informazione (ICT), sia per quanto riguarda l’approccio tecnologico che quello metodologico. Inoltre, a livello strategico, la presenza del DEI può facilitare l’attivazione di collaborazioni ad ampio respiro, come quello europeo, in linea con la visione principale della Regione.
A cosa servono le Reti Innovative Regionali?
Le reti rivestono un importante ruolo di intermediazione, in particolare per quanto riguarda il trasferimento di conoscenza (e non solo di tecnologia) tra il mondo della ricerca e il territorio, e in questo senso la presenza di UNIPD è in perfetta coerenza con quella che viene chiamata la Terza missione dell’Università. UNIPD ha trovato nella rete IMPROVENET aziende del territorio con grande vocazione all’innovazione, con le quali è stato naturale avviare attività di ricerca.
Il ruolo dei partner industriali è fondamentale nella ricerca applicata, perche’ forniscono competenze e infrastrutture specifiche in moltissimi settori, difficilmente replicabili in laboratori di ricerca universitari. Pertanto, le aziende diventano una sorta di espansione della capacità di ricerca dell’università, giocando il ruolo di laboratori avanzati dove testare le metodologie e tecnologie innovative sviluppate all’interno degli atenei.
In cosa consiste il Progetto VIR2EM?
UNIPD è coordinatore scientifico di VIR2EM ed è inoltre coinvolta per quanto riguarda lo sviluppo di modelli di sistemi e processi per il digital twin e l’utilizzo di metodologie di Intelligenza Artificiale per lo sviluppo di strumenti di monitoraggio, supervisione controllo remoto e di ottimizzazione delle operazioni di service e after sales.
Le attività di ricerca sono svolte in collaborazione con i colleghi dell’Università di Verona, per le tematiche relative al digital twin, e con alcune aziende del partenariato (Sperotto Rimar per quanto riguarda le attività di modellistica, Galdi e Statwolf per quanto riguarda la prognostica, diagnostica e manutenzione con strumenti di machine learning).
Con il Progetto precedente PREMANI, UNIPD ha realizzato invece attività di ricerca focalizzate principalmente sullo sviluppo di algoritmi manutenzione predittiva sui prodotti e processi, in collaborazione con Elettrolux e e Galdi.
Quale futuro aspetta alla RIR IMPROVENET?
Ci aspettiamo un aumento delle attività legate alla Rete, in particolare considerando anche i prossimi investimenti legati al PNRR e alla nuova programmazione regionale. Auspichiamo inoltre di avere un network di aziende sempre più vivo e attivo, con le quali proiettare Improvenet oltre i confini regionali, con l’ambizione di giocare un ruolo importante nel rappresentare lo straordinario tessuto industriale Veneto a livello nazionale e internazionale.
Prof. Alessandro Beghi
Alessandro Beghi (Ph.D.) è Professore Ordinario di Automatica presso l’Università di Padova. Ricopre varie cariche a livello di dipartimento e di ateneo, nell’area del trasferimento tecnologico, della ricerca, e della gestione della proprietà intellettuale. È stato visiting scientist presso università e centri di ricerca internazionali sia in Europa che negli Stati Uniti. È Senior member dell’IEEE. Ha servito nei comitati di programma e organizzatori di molte conferenze internazionali. I suoi interessi di ricerca comprendono la modellazione, simulazione, identificazione e controllo di sistemi complessi, e le loro applicazioni in diversi settori scientifici ed industriali. È stato responsabile di progetti di ricerca finanziati dall’Unione Europea, dal Ministero dell’Istruzione e della Ricerca, dall’Università di Padova. È stato responsabile di attività di ricerca con aziende nazionali e internazionali, tra cui Electrolux, Emerson Network Power, Infineon, Aprilia Racing, Ducati Corse. È co-inventore di 7 brevetti sull’uso di tecniche di controllo avanzate in diversi campi applicativi. È autore di oltre 200 pubblicazioni su riviste, libri e atti di conferenze.