Digital Artifex: festival dell’artigianato e dell’innovazione digitale

La città di Padova ospiterà dal 28 al 30 marzo 2025 – presso il Centro Culturale San Gaetano – il festival Digital Artifex, uno spazio di incontro e crescita per tutti coloro che credono nel potere del cambiamento. Il programma prevede:

  • Talk ispirazionali
  • Workshop esperienziali
  • Live Expo delle eccellenze artigianali
  • Proiezioni di cortometraggi locali
  • Cortometraggi internazionali in concorso
  • Video podcast di lancio

Scuole, aziende e cittadini

L’obiettivo dell’iniziativa è creare un ponte tra scuole e aziende locali, offrendo agli studenti l’opportunità di esplorare il mondo del lavoro in modo dinamico e coinvolgente. Attraverso il festival, i giovani potranno scoprire come le professioni del futuro possano essere sviluppate e realizzate nel nostro territorio, imparando a orientarsi con consapevolezza tra le nuove tecnologie, la padronanza della loro creatività e le competenze trasversali, cruciali per affrontare le complessità del mondo digitale.

L’evento mira infatti a sostenere e promuovere le eccellenze locali, dimostrando come la maestria artigianale possa fondersi con l’innovazione digitale. Le aziende artigiane diventano così un’opportunità formativa unica per le nuove generazioni che possono apprendere competenze tecniche e manuali legate alla tradizione, arricchite da nuovi strumenti digitali.

Ma Digital Artifex è rivolto anche all’intera cittadinanza, per tutti coloro che desiderano restare aggiornati sulle tendenze digitali, l’evoluzione del mercato del lavoro, la cultura giovanile e il futuro del nostro territorio.

Dedicato a chi crea

Questo è il luogo del “saper fare” che unisce e mette a sistema gli artigiani con i nuovi creatori digitali, raccontando le professioni e i mestieri del presente, delineando quelli del futuro, all’interno di un un autentico “Next Gen Lab”, una cassetta degli attrezzi piena di strumenti e istruzioni d’uso per la Gen Z e per quelle a seguire, una bussola per gli studenti di oggi che saranno i “creator” di domani.

Il festival rappresenta un’opportunità anche per attività artigiane, aziende sponsor e istituzioni presenti, per raccogliere gli insight più rilevanti del mondo del lavoro e conoscere valori, skills e inclinazioni di chi a breve entrerà a farne parte.

L’obiettivo è rendere questo percorso variegato, fluido, contaminato e trasversale, unendo elementi della tradizione con quelli più innovativi, abbracciando le innovazioni ma con delle solide basi fornite dal nostro Heritage.

Ulteriori informazioni al seguente link: https://digitalartifexfestival.com/.

NIS2: come e quando

L’Osservatorio Transizione Digitale nasce dall’iniziativa di Fondazione Ingegneri Padova per supportare professionisti e imprese nella lettura delle normative.

Il Regolamento Network and Information Systems 2 (NIS2, 2022/2555) mira a stabilire una strategia comune di cybersecurity per tutti gli Stati membri, elevando i livelli di sicurezza dei servizi digitali su scala europea. L’articolo ha come obbiettivo quello di chiarire alcuni aspetti importanti legati al tema NIS2. Scarica la versione integrale!

Nascita ed evoluzione delle agevolazioni 4.0 – 5.0

L’Osservatorio Transizione Digitale nasce dall’iniziativa di Fondazione Ingegneri Padova per supportare professionisti e imprese nella lettura delle normative.

L’articolo, di fatto un’intervista a Paolo Carnazza (economista ed Ex funzionario MiSE), si concentra sui principali effetti della rivoluzione tecnologica 4.0 e di due recenti shock strutturali – attribuibili al COVID-19 e all’invasione della Russia in Ucraina – sull’economia italiana. Scarica la versione integrale!

INDUSTRIA 4.0: Sicurezza Attiva e Passiva di Macchine e Impianti (o Linee) complessi

L’Osservatorio Transizione Digitale nasce dall’iniziativa di Fondazione Ingegneri Padova per supportare professionisti e imprese nella lettura delle normative.

Con l’introduzione della disciplina agevolativa c.d. “Industria 4.0” nella Legge di Bilancio, il Legislatore ha imposto per alcune categorie di beni  la verifica del soddisfacimento del requisito obbligatorio di “rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro”; cioè la macchina/impianto, per poter essere agevolabile, deve rispondere ai requisiti previsti dalle norme in vigore.

Lecito pensare che il Legislatore con tale obbligo, che in ogni caso doveva (deve) essere soddisfatto a prescindere, abbia voluto rimarcare la necessità e l’importanza di tenere in maggiore considerazione la tutela della salute dei lavoratori.

L’articolo consente di fare un po’ di chiarezza anche in riferimento al Nuovo Regolamento Europeo 2023/1230. Scarica la versione integrale!

Mantenimento dei Requisiti 4.0: Adeguata e Sistematica Reportistica

L’Osservatorio Transizione Digitale nasce dall’iniziativa di Fondazione Ingegneri Padova per supportare professionisti e imprese nella lettura delle normative.

Con la Legge 11 dicembre 2016 n. 232 (Legge di Bilancio 2017), il Governo Italiano ha introdotto per la prima volta il cosiddetto PIANO NAZIONALE INDUSTRIA 4.0 – successivamente trasformato in IMPRESA 4.0 e ora definito TRANSIZIONE 4.0 – offrendo una serie di importanti agevolazioni fiscali dedicate alle imprese che investono nella trasformazione tecnologica e digitale secondo il modello “INDUSTRIA 4.0” per l’innovazione dei propri processi produttivi, in ottica di Smart Factory, volti ad aumentare la competitività in ambito nazionale e, soprattutto, internazionale.

Per la fruizione dei suddetti benefici fiscali è sufficiente che l’impresa produca un’adeguata documentazione attestante la conformità dell’investimento ai requisiti di legge. Il Piano Transizione 5.0 è complementare al Piano Transizione 4.0 per cui i contenuti di questo testo possono essere considerati quantomai attuali.

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Il Cyber Resilience Act

L’Osservatorio Transizione Digitale nasce dall’iniziativa di Fondazione Ingegneri Padova per supportare professionisti e imprese nella lettura delle normative.

Il Cyber Resilience Act (CRA) rappresenta un’iniziativa legislativa dell’Unione Europea finalizzata a stabilire un quadro normativo uniforme in ambito sicurezza dei prodotti e dei servizi digitali.

Questo quadro legislativo mira a estendere la protezione oltre i confini tradizionali dei dati e delle reti, abbracciando una vasta gamma di prodotti con componenti digitali.

Con il Cyber Resilience Act, l’UE si propone di anticipare, prevenire e mitigare efficacemente i rischi associati alla sempre più pervasiva presenza digitale nella vita dei cittadini europei.

Il Parlamento Europeo ha approvato il testo definitivo del Cyber Resilience Act il 12 marzo 2024.

Secondo quanto stabilito dal CRA, i fabbricanti di prodotti avranno a disposizione 36 mesi per l’adeguamento alla normativa, salvo alcuni requisiti relativi alla notifica a ENISA di vulnerabilità e incidenti che saranno efficaci dopo 18 mesi.

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La Direttiva NIS2 e la professione dell’Ingegnere ICT

L’Osservatorio Transizione Digitale nasce dall’iniziativa di Fondazione Ingegneri Padova per supportare professionisti e imprese nella lettura delle normative.

Come anticipato nella notizia di presentazione dell’Osservatorio Transizione Digitale, il Digital Innovation Hub Veneto – che da tempo collabora con professionisti iscritti ai diversi Ordini degli Ingegneri regionali – propone oggi il primo di una serie di articoli, che verranno pubblicati con cadenza bimensile, dal titolo La Direttiva NIS2 e la professione dell’Ingegnere ICT.

La Direttiva NIS2 entrerà in vigore il 18 ottobre 2024 e – a differenza dei Regolamenti – dovrà essere recepita dagli ordinamenti degli Stati Membri entro il 17 ottobre 2024, con l’obbligo di rispettarne gli obiettivi.

Indipendentemente quindi dalle declinazioni nazionali, introdurrà requisiti di governance espliciti che richiederanno al management dei soggetti obbligati di approvare e supervisionare le misure di gestione del rischio cyber e di presidiare la formazione sulla sicurezza delle informazioni.

Cosa altrettanto importante, introdurrà un considerevole ampliamento del numero dei soggetti interessati – pubblici e privati – ma sarà anche richiesta la gestione dei rischi di terzi, in particolare la supply chain, con il coinvolgimento nel processo di soggetti di dimensione inferiore.

Scarica la versione integrale dell’articolo!

Presentazione Osservatorio Transizione Digitale

Nasce l’Osservatorio Transizione Digitale promosso da Fondazione Ingegneri Padova per supportare professionisti e imprese nella lettura delle normative.

Digital Innovation Hub Veneto – che da tempo collabora con professionisti iscritti ai diversi Ordini degli Ingegneri regionali – desidera promuovere un’importante iniziativa in tema di Transizione Digitale e cioè la nascita di un nuovo Osservatorio che si occuperà di approfondire alcune tematiche in materia di Transizione 4.0 (Piano Nazionale Industria 4.0) e Cybersicurezza (Network Information Security Directive 2, NIS2 e Cyber Resilience Act, CRA).

La creazione dell’Osservatorio Transizione Digitale è stata promossa dalla Fondazione Ingegneri Padova ma le attività sono state estese a tutti gli ingegneri di qualsiasi Ordine per offrire a professionisti e imprese un supporto nella comprensione e lettura critica delle normative, al fine di raggiungere risultati migliori nonché ridurre i rischi per tutti i soggetti coinvolti. 

Qui è possibile scaricare l’articolo che sancisce la nascita dell’Osservatorio.

Nei prossimi mesi, Confindustria Veneto SIAV – in qualità di DIH del Veneto – provvederà alla pubblicazione puntuale di tutti i contenuti che verranno realizzati.

La Commissione Europea riconosce il Veneto come “Regional Innovation Valley”

“Questa è una grande notizia per il Veneto, per i veneti e per la Regione perché riconosce concretamente il grande lavoro che abbiamo portato avanti in tutti questi anni in favore dell’innovazione e della ricerca. La Regione del Veneto con il proprio piano industriale ha voluto dedicare al tema risorse importanti e collaborazioni sempre più strette con il mondo universitario, i centri di ricerca, i laboratori perché siamo profondamente convinti che la capacità di fare innovazione e ricerca siano elementi di forza di un’economia. La dimensione delle nostre imprese non sempre consente di dedicare risorse consistenti a questi settori e quindi Regione del Veneto, attraverso lo strumento delle Reti Innovative Regionali, ha voluto aiutare anche le piccole e microimprese a fare ricerca”. 

Lo dichiara l’Assessore regionale allo sviluppo economico ed energia commentando la notizia del 19 giugno 2024 in cui la Commissione Europea ha assegnato alla Regione del Veneto il marchio di “Regional Innovation Valley” (RIV) nell’ambito dell’economia circolare. L’iniziativa, alla quale la Regione ha aderito presentando la candidatura lo scorso settembre, fa parte della Nuova Agenda europea per l’innovazione nata con l’obiettivo di sfruttare il potenziale dell’innovazione deep-tech e affrontare il divario dell’innovazione tra i paesi membri. 

“Il riconoscimento premia il grande lavoro svolto negli anni dalla Regione a sostegno delle politiche di Ricerca e Innovazione e della transizione verde, nonché le intense attività di cooperazione interterritoriale alle quali si è dedicata negli ultimi anni. – precisa l’Assessore regionale allo sviluppo economico – Il fatto che sia stato riconosciuto formalmente al Veneto il ruolo di leader nell’innovazione è un vero orgoglio e smentisce anche alcuni commenti in merito al nostro impegno in materia. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i tecnici e il personale regionale, tutti i miei collaboratori che con un impegno senza sosta ci hanno permesso di raggiungere questo traguardo così prestigioso e importante”.

Il Veneto risulta dunque tra le 79 regioni a livello europeo identificate dalla Commissione, a seguito di un invito a manifestare interesse, sulla base dei loro impegni a migliorare il coordinamento e la direzione dei loro investimenti e delle loro politiche in materia di innovazione, a impegnarsi in una collaborazione interregionale per sviluppare ulteriormente l’innovazione e a rafforzare e collegare i loro ecosistemi regionali di innovazione. Il riconoscimento garantisce il proseguimento del proficuo percorso di cooperazione a livello europeo iniziato dalla Regione con la partecipazione nel 2022 al progetto pilota Partnerships for Regional Innovation (PRI); oggi l’assegnazione del titolo di RIV costituisce il riconoscimento dell’impegno della Regione nel rafforzamento del proprio ecosistema di innovazione in primis, ma non solo, sul tema strategico dell’economia circolare e la volontà di creare collegamenti con altre regioni per costituire “Valli di innovazione regionali” connesse. 

L’ottenimento del riconoscimento di RIV è un’opportunità che consentirà alla Regione di sfruttare nei prossimi anni i vantaggi derivanti dalla collaborazione interregionale europea per realizzare ad esempio azioni condivise in grado di:

  • migliorare il trasferimento nel mercato dei risultati della ricerca;
  • supportare la creazione e il consolidamento di imprese e di start-up innovative;
  • migliorare l’accesso a infrastrutture e a competenze transfrontaliere;
  • sviluppare nuovi standard e regolamenti.

Inoltre, permetterà al sistema veneto di vantare una maggiore presenza e incisività nell’ambito dei programmi europei dedicati che hanno già reso disponibili sul tema le proprie azioni di sostegno. Oltre ai finanziamenti, la Commissione sosterrà queste regioni anche attraverso attività di creazione di comunità, eventi di incontro e azioni di comunicazione mirate.

Innovation Days Veneto – Verona 24 settembre 2024

L’innovazione è il grande motore di crescita delle aziende italiane: investire nelle nuove tecnologie e nei processi produttivi all’avanguardia significa fatturato / produttività maggiori e marginalità migliore.

Un’equazione che sta convincendo anche le PMI tanto che, secondo l’Indice dell’economia e della società digitali (DESI), il 70% delle piccole e medie imprese ha un’intensità digitale di base sopra la media europea (69%) e superiore di un punto anche a quella delle francesi.

Esistono, tuttavia, ancora ampi spazi di miglioramento tecnologico, non facili da colmare nell’attuale contesto internazionale di crisi che tanto sta incidendo sulle economie occidentali. È necessario, perciò, che le PMI siano affiancate dall’intero ecosistema economico-finanziario-tecnologico, dagli istituti di credito ai competence center, dai professionisti alle associazioni di categoria.

Proprio a individuare queste soluzioni per la crescita – finanziarie, tecnologiche, formative – si propone la sesta edizione di Innovation Days, il roadshow de Il Sole 24 Ore che quest’anno sarà accompagnato nel suo viaggio tra i territori dai Giovani Imprenditori di Confindustria.

Quarta tappa in Veneto, durante la quale verranno discusse con associazioni imprenditoriali, aziende, professionisti, accademici e decisori istituzionali le tematiche locali più sentite e offerte soluzioni per lo sviluppo delle PMI. Questo senza dimenticare il networking tra relatori e pubblico, introdotto al termine della mattinata da un light lunch.

L’agenda dettagliata seguirà a breve sul sito ufficiale: https://24oreventi.ilsole24ore.com/id-2024-veneto/.

Per partecipare all’evento è necessario registrarsi a questo link.