t2i – Trasferimento Tecnologico e Innovazione è una società consortile che affianca le aziende per rendere l’innovazione un processo continuo attraverso l’accompagnamento nella nascita di un’impresa innovativa, il supporto in progetti di ricerca di tecnologie digitali 4.0.
Perché aderire alla RIR IMPROVENET?
Per t2i la collaborazione tra imprese, università, ed organismi di ricerca è la chiave per la competitività del sistema economico veneto.
Collaborare in un network permette a ciascuno di focalizzarsi sui propri punti di forza, e non disperdere energie su attività che avrebbero poco valore aggiunto, perché magari per quanto importanti non fanno parte del core business. Questo è particolarmente vero oggi che prodotti e processi sono sempre più complessi, richiedendo competenze sempre più eterogenee, che in molti casi non avrebbe senso sviluppare internamente, dato che il loro uso, a volte, è concentrato solo in momenti specifici dello sviluppo di prodotto o processo.
Inoltre, la competizione globalizzata “costringe” a mettere sul mercato prodotti di eccellenza per il target specifico a cui ci rivolgiamo. Ad esempio prendendo come riferimento il B2C vediamo come sia cambiata la visione di “miglior prodotto” presso i negozi fisici, sostituita dal “miglior prodotto” globale, che deve reggere il confronto appunto con tutti i prodotti in vendita online su scala mondiale (vedi Amazon).
Quindi non basta più sviluppare competenze, ma bisogna che le competenze sviluppate siano di altissimo livello, e le imprese possono essere competitive solo se si uniscono, collaborano, in modo da potersi focalizzare su quello in cui ognuno è bravo fare.
Le RIR come IMPROVENET possono avere un ruolo molto importante a favorire queste collaborazioni, e il tema della Industria 4.0 è une delle principali sfide in cui è necessario adottare questo paradigma.
Per questi motivi l’adesione di t2i alla rete IMPROVENET è stata naturale.
Cosa realizzerà l’azienda durante il Progetto VIR2EM?
t2i ha un ruolo che possiamo definire trasversale nel progetto VIR2EM, mettendo a disposizione del progetto la propria esperienza in ambito: usabilità ed user experience; valorizzazione della proprietà intellettuale; analisi di processi aziendali.
In particolare, t2i partecipa alla realizzazione del task dedicato all’audit sull’usabilità delle tecnologie sviluppate, in particolare AR e VR, per le quali non ci sono ancora paradigmi consolidati in termini di interazione uomo-macchina, e al task dedicato all’analisi brevettuale e d’impatto sul business delle nuove tecnologie.
Tutte le nuove tecnologie infatti devono essere esaminate anche in termini di analisi della riorganizzazione di processi e risorse umane.
Con quali altri partner della RIR si realizzerà il progetto?
Il coinvolgimento di t2i è abbastanza trasversale, e sono previste collaborazioni con tutti i partner (in particolare per quanto riguarda l’aspetto di Proprietà Intellettuale).
Tra questi, i partner più direttamente coinvolti sono Zamperla, Electrolux, Uquido ed XTeam, per quanto riguarda i task dedicati all’usabilità delle tecnologie sviluppate.
Come si vede l’azienda alla fine del progetto?
t2i è da sempre fortemente impegnata sul tema delle tecnologie digitali e 4.0, specialmente in ottica di sviluppo sostenibile di nuovi prodotti e servizi.
t2i ha sviluppato già in passato molti progetti dedicati a questo ambito, come ad esempio il progetto Interreg SensorBIM focalizzato sul il settore delle costruzioni, o il progetto Erasmus+ Edu4Future, finalizzato ad implementare i requisiti dell’industria 4.0 nei diversi sistemi di istruzione e formazione professionale europei.
Questi progetti sono sempre finalizzati a testare metodologie e servizi innovativi, con cui poi t2i può supportare le imprese.
VIR2EM permette di sviluppare un ulteriore tassello in questa logica, in particolare sul tema del virtualizzazione di processi, sistemi e risorse e di remotizzazione delle operazioni.
Marco Galanti
Responsabile Area Ricerca e Innovazione di t2i, Innovation Strategist, esperto di trasferimento tecnologico, Industria 4.0 e finanziamenti europei.