Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il decreto direttoriale 16 ottobre, delinea i termini e le modalità per la presentazione delle domande d’accesso all’agevolazione.
Le risorse della manovra saranno destinate ai servizi di consulenza determinanti per accelerare i processi di trasformazione digitale delle imprese.
Nello specifico, i 75 milioni di euro previsti dal decreto saranno atti a “sostenere l’acquisto di consulenze specialistiche in materia di processi di trasformazione tecnologica e digitale, nonché d’ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali”.
Di seguito vengono riassunti i dettagli dell’agevolazione:
L’agevolazione è costituita da un contributo in forma di voucher concedibile in regime “de minimis” ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013. Il contributo massimo concedibile è differenziato in funzione della tipologia di beneficiario:
Micro e piccole: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 40 mila euro
Medie imprese: contributo pari al 30% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 25 mila euro
Reti di imprese: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 80 mila euro
I voucher finanziano le consulenze specialistiche rese da un manager dell’innovazione qualificato – iscritto nell’apposito elenco costituito dal MIMIT oppure indicato da una società iscritta nello stesso elenco e che risulti indipendente rispetto all’impresa o alla rete che fruisce della consulenza specialistica – con un contratto di consulenza di durata non inferiore a 9 mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete.
Le domande possono essere compilate a partire dalle ore 12.00 del 26/10/2023 ed entro le ore 12.00 del 23/11/2023 e potranno essere trasmesse a partire dalle ore 12.00 del 29/11/2023.
Per le partecipazioni in rete, il soggetto proponente deve previamente trasmettere via pec la richiesta di accreditamento alla piattaforma (entro il 16/11/2023).
Il MIMIT si riserva 90 giorni per la conclusione dell’istruttoria.
Confermate le date dell’undicesima edizione di DIGITALmeet che si terrà dal 23 al 28 ottobre 2023 con eventi in tutta Italia sul tema dell’alfabetizzazione digitale.
Dopo il successo della scorsa edizione, che ha visto una partecipazione attiva e numerosa nonché un crescente coinvolgimento di realtà imprenditoriali e incubatori di innovazione, anche quest’anno gli incontri dispiegati sul territorio stanno coinvolgendo pubblico e media per accelerare la disseminazione culturale dello sviluppo digitale nel Paese.
DIGITALmeet mostrerà “in pratica” come la digitalizzazione sia in grado di “cambiare la vita e l’economia”: semplifica le nostre vite, fa crescere le aziende del territorio e contribuisce alla costruzione di una nuova economia.
Il focus 2023 pone l’accento sulle ultime novità in fatto di alfabetizzazione digitale: l’intelligenza artificiale e le sue applicazioni – dalla medicina alla neuroscienza, dalle relazioni sociali al digital marketing. In più, un giro dei continenti fino all’Asia per scoprire quali sono le differenze tra l’IA occidentale e quella dell’est del mondo. Questo e molto altro nel fitto programma che si aprirà il 22 ottobre a Vicenza e terminerà a Firenze il 30 dello stesso mese con il prestigioso Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux “Intelligenza Artificiale e cultura – il ruolo del digitale tra letteratura e scienza” al Teatro Niccolini.
Sottolinea Gianni Potti, Presidente di Fondazione Comunica e Founder DIGITALmeet:
“Alfabetizzare i territori – quelli da collegare alla rete del web ma prima ancora alle reti del pensiero, del capitale umano e dell’innovazione – è il primo scopo della nostra azione quotidiana a favore del digitale. L’economia del futuro deve avere come obiettivo non solo il profitto ma anche il benessere sociale della comunità, facendo diventare la sostenibilità del business uno degli indici e dei valori che si sommano al profitto con pari peso e considerazione. Solo così sapremo passare dalla Smart City alla Smart Land Digitale, una terra felice dove si vive bene grazie alle tecnologie, alla sostenibilità ambientale ma soprattutto con la persona al centro”.
Maggiori informazioni, calendario degli eventi e programma completo sono disponibili al seguente link: https://digitalmeet.it/.
Giovedì 19 ottobre 2023 alle ore 16.00, presso la sede camerale di Venezia-Mestre in via Forte Marghera 151, si terrà un momento di approfondimento sulle modalità di partecipazione al Bando IRISS (finanziato tramite fondi PNRR) che mette a disposizione delle imprese 5 milioni di euro per co-finanziare progetti di Innovazione, Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale nonché una Linea di servizi agevolati di 3,5 milioni di euro per facilitare attività di formazione e consulenza.
Il seminario, organizzato dal Punto Impresa Digitale – PID – della Camera di Commercio di Venezia Rovigo in collaborazione con SMACT – Padova (Centro di Competenza per Industria 4.0 del Triveneto), sarà fruibile da remoto anche dalla Sede camerale di Rovigo in Piazza Garibaldi 6 e rappresenta un’interessante opportunità di networking tra gli attori dell’Innovazione I-4.0 e di conoscenza dei servizi offerti dal PID a supporto della doppia transizione – digitale e green – per le imprese di Venezia e Rovigo.
Di seguito, un breve riepilogo delle principali caratteristiche del Bando Progetti IRISS.
Le agevolazioni prevedono un contributo di:
50% dei costi ammissibili per i progetti di ricerca industriale;
25% dei costi ammissibili per le iniziative di sviluppo sperimentale.
L’intensità di aiuto può essere aumentata di 10 punti percentuali per le medie imprese e di 20 punti percentuali per le piccole imprese.
Ricordiamo che, per i progetti presentati da una singola impresa o da aggregazioni di grandi imprese, il contributo è erogabile nella misura massima di € 200.000. Per i progetti presentati da aggregazione di imprese tra cui vi sia almeno una PMI e nei quali non si preveda che una singola impresa sostenga da sola più del 70% dei costi ammissibili, la soglia massima è aumenta a € 400.000.
Per accedere al contributo, i progetti dovranno avere ad oggetto almeno uno dei seguenti ambiti tecnologici:
IoT (Industrial & product IoT);
Gestione e sicurezza dei dati (Data management & security);
IA (AI for products & manufacturing);
Tecnologie per la sostenibilità;
Automazione avanzata (Advanced automation);
Gemello digitale (Digital Twin);
Tecnologie per l’agroalimentare (Agri & Food tech).
Ai fini della quantificazione del sostegno economico sono ammissibili i costi relativi a:
Spese del personale;
Strumentazione e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;
Costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti;
Spese generali supplementari e altri costi di esercizio.
Le proposte progettuali dovranno prevedere la spesa di almeno il 50% del valore del contributo richiesto in servizi erogati da SMACT ed è possibile presentare domanda di accesso al contributo fino al 15 dicembre 2023.
Lunedì 23 ottobre 2023 dalle 9.00 alle 13.00 presso Ca’ Marcello – Villa Veneta in Via dei Marcello 13 a Levada (PD) si terrà il secondo appuntamento della serie “Dialoghi per l’innovazione” dedicato ad esplorare le tematiche connesse alle smart city.
La Regione del Veneto, in collaborazione con Rete di Imprese Luce in Veneto nel contesto del progetto europeo EPIX, presenta il secondo appuntamento di “Dialoghi per l’innovazione” il format dedicato ad approfondire le tematiche connesse alla Strategia di Specializzazione Intelligente (S3) del Veneto. In questo evento si parlerà di smart city, indagando innovazioni e soluzioni tecnologiche implementate nelle aree urbane per migliorare la qualità della vita dei suoi residenti.
L’evento prevede una prima sessione con esperti e presentazione di casi di successo dal nostro territorio e a seguire un confronto con i rappresentanti delle Reti Innovative Regionali, volto a ricercare le possibili soluzioni tecnologiche in risposta ai bisogni delle città. inoltre, verrà illustrato il progetto europeo EPIX (co-finanziato dal programma COSME) e, in particolare, i risultati dell’iniziativa “Smart City Factory” svolta in collaborazione con la Federazione dei Comuni del Camposampierese-IPA.
Sono previsti i saluti istituzionali dell’Assessore Roberto Marcato.
L’incontro si concluderà con un light lunch di networking. La partecipazione è gratuita, previa iscrizione obbligatoria al seguente link: https://bitly.ws/WVMU.
A&T è la fiera dedicata a innovazione, tecnologie, affidabilità e competenze 4.0. È riconosciuta per il suo format innovativo che integra la parte espositiva con un Programma Formativo e di Aggiornamento “visionario ma di taglio pratico” pensato per le esigenze delle Aziende, di qualsiasi dimensione.
Nata a Torino, quest’anno vede la sua prima edizione anche a Vicenza dando vita a A&T Nord Est.
Vicenza, individuata come location ideale per la sua posizione baricentrica sia rispetto alle province della Regione Veneto, sia per le Regioni limitrofe quali Friuli Venezia Giulia, Trentino alto Adige, Emilia Romagna e Lombardia.
Per la sua prima edizione di ottobre 2023 è stato scelto il padiglione 7 del quartiere fieristico, 13.000 mq, struttura di recente realizzazione e ideale soluzione espositiva per un’utenza B2B di alto livello. Il padiglione è dotato di ampi parcheggi e di tutti i servizi utili per un’esposizione di tecnologie per il mondo industriale.
Il programma, a disposizione gratuita dei visitatori della fiera, prevede:
Tavole rotonde: dedicate alle Aziende che vogliono cogliere le opportunità di Industry 4.0. Propongono contenuti concreti, si svolgono nell’arco di 90 minuti e sono progettate dal Comitato Scientifico Industriale di A&T.
Workshop degli espositori: eventi pratici inseriti nel palinsesto del programma formativo di A&T, realizzati dagli espositori per presentare nuovi prodotti e servizi utili per innovare e incrementare la competitività aziendale.
Convegni: della durata di circa 150 minuti, organizzati da Enti ed Associazioni.
t2i – Trasferimento Tecnologico e Innovazione, partner della nostra RIR, organizza il corso di apprendimento permanente “Innovation Management e Tecnologie 4.0”, che partirà venerdì 17 novembre presso la sede di Treviso in Piazza delle Istituzioni 34/a.
Il corso sarà gestito in collaborazione con l’Università di Padova e coinvolgerà sia docenti universitari che esperti aziendali per formare i partecipanti su diverse tematiche d’interesse quali Big Data, Intelligenza Artificiale, Smart Manufacturing, Servitization.
All’impianto teorico saranno affiancati casi pratici e visite aziendali, garantendo un bagaglio di conoscenze da poter utilizzare fin da subito per intraprendere il processo di trasformazione digitale in azienda.
Destinatari Specialisti in Ricerca & Sviluppo, Marketing, Progettazione, Qualità, Imprenditori, Direttori Generali e Responsabili di Business Unit o chiunque si occupi di guidare e implementare l’innovazione nelle organizzazioni.
Il corso può essere totalmente/parzialmente finanziato tramite i Fondi Interprofessionali come Fondimpresa o Fondirigenti.
Meet in Italy for Life Sciences è il principale evento internazionale in Italia dove tutti gli stakeholder delle scienze della vita (aziende, startup, centri di ricerca, investitori, organizzazioni pubbliche) possono incontrarsi, esplorare e discutere di partnership, investimenti, opportunità di business e le ultime tendenze del settore sanitario.
In otto edizioni, più di 2.800 organizzazioni (760 startup) provenienti da 35 paesi diversi (35% non italiani in media per ogni edizione) hanno partecipato all’evento Meet in Italy for Life Sciences realizzando più di 10.000 incontri (45% transnazionali) e partecipando anche ai numerosi workshop tematici e convegni.
Confindustria Veneto SIAV co-organizza nell’ambito di EEN – Enterprise Europe Network e in collaborazione con ALISEI, Cluster Tecnologico Nazionale Italiano per le Scienze della Vita, l’evento Meet In Italy for Life Sciences “MIT4LS2023” che si terrà il 26 e 27 ottobre 2023 solo in modalità virtuale.
Perché partecipare:
è un’opportunità per farsi conoscere e trovare partnership nazionali e internazionali di natura commerciale, di ricerca e sviluppo, trasferimento tecnologico, per progetti europei, per investimenti;
è una vetrina GRATUITA della propria realtà; il profilo è aggiornabile in ogni momento e rimane online per almeno un anno;
è l’evento di riferimento di partnering in Italia nel settore, tutte le organizzazioni più importanti che operano nel life sciences sono coinvolte;
vanta un’organizzazione capillare ed efficiente, con feedback da parte dei partecipanti sempre oltre il 90% di soddisfazione;
è un’occasione di stabilire un contatto con le figure presenti e di sfruttare opportunità di partnership anche dopo l’evento.
L’iscrizione all’evento è gratuita cliccando al link https://brokerage2023.mit4ls.b2match.io/ entro il 19 ottobre 2023. Gli incontri bilaterali saranno prenotabili dal 9 ottobre ore 9:00 al 26 ottobre ore 13:00.
Come partecipare in due semplici passaggi:
1 – Procedura di iscrizione per le aziende che non hanno mai partecipato a un evento Meet in Italy for Life Sciences: cliccare sul pulsante blu “Registrati ora” e creare il proprio account sulla piattaforma B2match, inserendo la propria e-mail e password spuntando la casella per accettare i Termini di servizio e la Privacy policy del sito web.
L’azienda riceverà una richiesta di verifica via e-mail, dopodiché potrà creare il proprio profilo, inserendo tutte le informazioni necessarie e selezionando come Support Office “Confindustria Veneto SIAV”.
2 – Completare il profilo per l’attivazione: una volta verificata l’e-mail o accettato nuovamente l’invito a partecipare, verrà chiesto di controllare e completare il profilo, i dati del referente e dell’organizzazione e di pianificare la partecipazione.
Lingua di lavoro: Inglese
Per assistenza e informazioni è possibile contattare Jacopo Contavalli – Tel. 041 2517524
Il prossimo 10 ottobre apre lo sportello per richiedere gli incentivi previsti dal Fondo per il sostegno alla transizione industriale, iniziativa volta a supportare i programmi di investimento delle imprese nella tutela ambientale.
Il decreto direttoriale del 30 agosto firmato dal direttore generale per gli incentivi alle imprese del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Giuseppe Bronzino, stabilisce termini e modalità di presentazione delle domande, attraverso l’apertura di uno sportello, per avvalersi delle agevolazioni previste dal fondo, che ha una capienza complessiva di 300 milioni di euro.
La misura è indirizzata alle imprese di qualsiasi dimensione e dislocate in qualsiasi parte del territorio nazionale, con un focus su quelle che operano nei settori estrattivo e manifatturiero. Le agevolazioni prevedono contributi a fondo perduto per finanziare programmi di investimento che perseguono:
l’efficientamento energetico;
il cambiamento fondamentale del processo produttivo;
l’installazione di impianti da autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento;
la riduzione dell’utilizzo delle risorse tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate.
I programmi dovranno prevedere spese complessive ammissibili di importo compreso tra 3 e 20 milioni di euro.
Le domande possono essere presentate dal 10 ottobre al 12 dicembre 2023 tramite lo sportello online Invitalia. Per maggiori dettagli sulle spese ammissibili, le condizioni di eleggibilità e le agevolazioni concedibili si rimanda al Decreto Direttoriale disponibile al seguente link: https://bitly.ws/Uenc.
Sariv è un’azienda che da oltre 30 anni progetta e produce rivetti a strappo ed inserti filettati, principalmente per il settore automotive.
Oltre alla sede produttiva principale italiana (provincia di Padova), dispone di 5 filiali distributive in Europa: Croazia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Russia.
Con i suoi due stabilimenti produttivi che si estendono su una superficie totale di 9.000mq, Sariv ha una capacità produttiva di 3 milioni di rivetti al giorno. Il mercato di riferimento è principalmente estero (85%), servendo i maggiori distributori del mercato europeo ed extra-europeo. Nel 2008, il tipo di mercato principale per l’azienda era di ferramenta e applicazioni ‘standard’. In seguito ad un processo di forte rinnovamento interno, necessario per superare le difficoltà portate dalla crisi economica, Sariv si è prefissata l’obiettivo di diventare un Competence Center di riferimento per il settore dei rivetti, valorizzando il prodotto attraverso i servizi ad esso collegati, dalla progettazione, alla produzione e alla fornitura di dati sul prodotto stesso. L’azienda oggi ha un fatturato, in crescita, di circa 7,5 milioni di euro annui e può contare su più di 40 dipendenti (di cui 25 blue collar). Le logiche di produzione adottate sono principalmente MTS e MTO.
La visione
CRESCITA COSTANTE
Il percorso di crescita di SARIV è in continua evoluzione per fornire ai propri clienti prodotti e servizi costantemente migliorati, rendendo allo stesso tempo più efficienti i processi. Per questo motivo da più di dieci anni l’azienda investe molto nell’implementazione della digitalizzazione all’interno dell’azienda.
Praticamente quasi tutto adesso viene discusso in ottica digitalizzazione. Gli investimenti maggiori degli ultimi anni (da nuove figure introdotte in azienda, ad investimenti in piattaforme informatiche, al risk management dei dati) sono tutti legati al 4.0.
Altri importanti investimenti effettuati nell’ultimo anno sono stati dedicati a rendere più efficiente il reparto produttivo di Sariv, ad esempio: una nuova baia per il magazzino automatizzato; la creazione di un collegamento diretto tra le due aree produttive; l’installazione di un secondo magazzino verticale automatizzato per la gestione delle attrezzature; un nuovo reparto di assemblaggio.
La volontà di investire in evoluzione ed efficienza è sempre profondamente radicata nella cultura aziendale di Sariv.
IL PROGETTO 4.0
La trasformazione digitale di Sariv è stata legata implicitamente al cambio di modello di business necessario per uscire dalla crisi del 2008/2009, in vista di distinguersi nel mercato delle C-parts fidelizzando i clienti grazie al servizio legato al prodotto.
SARIV ha fatto passi da gigante in termini di possibilità di controllo e di sviluppo dei progetti, e la crescita stessa dell’azienda (fatturato, EBITDA) non sarebbe stata possibile senza tale passaggio digitale.
Una digitalizzazione progressiva dei processi produttivi ha infatti preso piede in concreto sin dal 2012, con l’introduzione di un sistema MES per il monitoraggio della produzione su piattaforma digitale. Step successivi sono stati poi legati alla gestione digitale dei controlli qualità del prodotto, dell’attrezzatura e della linea produttiva stessa, raggiungendo una gestione paperless totale su base digitale delle informazioni del processo produttivo e delle funzioni collegate.
Attualmente qualità, controllo digitale e tracciabilità sono gli aspetti chiave del sistema produttivo e qualitativo di Sariv: ogni step della catena produttiva è monitorato digitalmente da un software, grazie ad una piattaforma informatizzata di avanzamento della produzione in cui è integrato anche il sistema di qualità, compresi gli strumenti di misurazione.
Ciò significa che solo dal numero di lotto Sariv può risalire a tutti i dettagli del prodotto, compresi materia prima utilizzata, processi svolti test e misurazioni, nonché gli indici statistici di processo Cp e Cpk e OEE.
Grazie alle innovazioni apportate, Sariv è diventata un caso studio per varie Università, per organizzazioni sindacali sulla trasformazione del lavoro, ed ha instaurato una particolare collaborazione con il Politecnico di Milano. La digitalizzazione ha dato la possibilità all’azienda di avere accesso ad applicazioni impossibili da raggiungere senza la trasformazione avvenuta. Il mercato principale è divenuto l’Automotive, dove il risk management è spinto, e la possibilità di controlli real-time degli andamenti dei processi e di gestione degli scostamenti ha fatto la differenza. Per un’azienda di dimensioni relativamente ridotte e con un prodotto “povero”, non sarebbe pensabile avere ‘controllo’ sui prodotti montati su una moltitudine di automobili se non avessero intrapreso un simile percorso.
Punti di difficoltà più che punti deboli sono stati in fase iniziale l’introduzione per la forza lavoro strumenti digitali a loro prima sconosciuti. Ma, obiettivamente, l’essere partiti così in anticipo ha fatto sì che il processo in Sariv sia stato più graduale e meno traumatico rispetto ad altre realtà.
COMPETENCE CENTER
Lo sviluppo di soluzioni personalizzate è uno dei principali punti di forza di Sariv, poiché l’azienda ha la capacità di realizzare prodotti su misura in base alle richieste dei clienti. Questo è ciò che le permette di distinguersi nel mercato, e di collaborare con i maggiori marchi soprattutto nel settore automobilistico.
Partendo dall’applicazione del cliente, l’ufficio di consulenza dedicato di Sariv progetta e sviluppa la soluzione di fissaggio più adatta personalizzando il design del prodotto, materiali e trattamenti superficiali, RAL, imballaggio ed etichettatura, camera sorting, test e i certificati necessari.
CERTIFICAZIONI
Nell’ottica di investire in una costante crescita, Sariv si impegna a migliorarsi quotidianamente, il che significa porre l’accento sulla qualità dei prodotti partendo però a monte, cioè dalla cura in ogni singolo step dello sviluppo produttivo, per garantire processi al top.
Per questo motivo ritiene fondamentale investire in certificazioni sul sistema qualità sia per raggiungere gli standard di efficienza richiesti dai Clienti, ma che essi per primi si pongono come obiettivo in costante evoluzione e miglioramento.
Sariv è attualmente certificata secondo questi standard:
ISO 9001:2015: criteri di qualità nel processo produttivo
IATF 16949:2016: gestione della qualità nel settore Automotive
ISO 45001:2018: gestione della salute e sicurezza sul lavoro
ISO 14001:2015: gestione del rischio ambientale
SOSTENIBILITÀ
Nella filosofia che guida il modello di business di Sariv, l’attenzione alla tematica ambientale è sempre stato un cardine, e garantire la sostenibilità dell’azienda è un processo in continua evoluzione.
Oltre alla ISO 45001:2018, Sariv ha ottenuto anche la certificazione ISO 14001:2015: rispettando i dettami di quest’ultima, l’azienda ha creato un Sistema di Gestione Ambientale basato su un processo dinamico e ciclico, per gestire il proprio rischio ambientale attraverso la ricerca del miglioramento continuo.
Negli anni sono state intraprese numerose iniziative green, ed è stato fondamentale interpretare la parola “ambiente” secondo due accezioni diverse: da un lato chiaramente il pianeta che ci ospita, dall’altro invece il luogo di lavoro dentro cui ognuno passa la maggior parte della propria giornata. Passare dalla dimensione globale a quella personale permette anche ai singoli operatori di vivere più direttamente la filosofia green, facendola più propria.
Riportiamo di seguito alcune delle iniziative green intraprese da Sariv:
Per diminuire il proprio impatto e ridurre gli sprechi, Sariv utilizza l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico da 250kW per alimentare le attività svolte all’interno degli stabilimenti.
Fino a pochi anni fa, il processo di sgrassaggio dei prodotti avveniva utilizzando l’acqua. Da alcuni anni invece Sariv ha però implementato un innovativo sistema di lavaggio che ha permesso di rimuovere completamente l’acqua di sgrassaggio: si tratta di una macchina lavatrice ad alcoli modificati che opera sottovuoto, e separa l’olio di lavorazione meccanica dal solvente di lavaggio così da permetterne il riutilizzo nel circuito.
La digitalizzazione stessa a cui si accennava in precedenza ha permesso a Sariv di diventare un’azienda paperless.
Da diversi anni ormai i due stabilimenti produttivi di Sariv si sono arricchiti di piante, che fungono da “sentinelle della salubrità dell’aria”: se le piante stesse stanno bene, l’aria nel reparto è sana e gli operatori lavorano in un ambiente salubre.
iNEST è un nuovo modello di ecosistema dell’innovazione pensato per intervenire su aree di specializzazione tecnologica coerenti con le vocazioni industriali e di ricerca del territorio di riferimento, promuove e rafforza la collaborazione tra sistema ricerca, sistema produttivo e istituzioni territoriali.
Questo articolo vuole essere un approfondimento sul Bando Triveneto, ovvero destinato a imprese e organismi di ricerca, associazioni e organismi pubblici e privati presenti in Veneto, Friuli Venezia Giulia e nelle provincie autonome di Bolzano e Trento.
Obiettivi e funzionamento
L’ecosistema iNEST prevede l’attuazione di bandi a cascata per sostenere progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale attraverso l’erogazione di opportuni finanziamenti.
L’obiettivo è raggiungere imprese fortemente interessate a introdurre innovazioni significative in relazione a prodotti, processi o servizi, che saranno quindi destinatarie di sostegno finanziario (FSTP – Financial Support to Third Parties – o finanziamenti a cascata) con l’obiettivo di raggiungere risultati specifici, di solito nell’ambito dell’innovazione digitale.
La progettualità espressa è orientata verso dimensioni e livelli di maturità tecnologica (TRL) elevati, con uno spostamento dalla ricerca industriale all’innovazione più prossima al mercato.
Beneficiari
Possono richiedere le agevolazioni di cui al Bando i seguenti soggetti:
le Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) che concorrono in modalità singola o collaborativa con altre imprese;
le Grandi Imprese (GI) in modalità singola o collaborativa a condizione che persista il requisito di collaborazione con almeno una MPMI;
gli Organismi di Ricerca (OdR) sia pubblici che privati, possono partecipare come beneficiari esclusivamente ai progetti in collaborazione e ciascun ODR non potrà sostenere singolarmente meno del 10% del costo ammissibile di progetto. Il costo sostenuto dall’insieme degli ODR partecipanti al progetto non potrà essere complessivamente maggiore del 30% del costo ammissibile di progetto.
Agevolazioni
Le agevolazioni saranno erogate sotto forma di contributo a fondo perduto.
L’intensità di aiuto verrà calcolata in percentuale alle spese presentate dai singoli partner del progetto e sulla base della dimensione dell’impresa secondo la seguente tabella:
Spese ammissibili
1. Spese di personale specificamente destinato a realizzare il progetto – secondo i Costi Standard indicati dal Bando.
2. Costi indiretti – determinati forfettariamente e pari al 15% dei costi diretti ammissibili per il personale.
3. Costi amministrativi, a copertura dei soli costi di auditor/revisori esterni condotti da personale indipendente e specializzato, iscritti nel registro dei revisori legali che certifichi le spese sostenute e i rendiconti nel rispetto delle norme comunitarie e delle procedure di revisione in essere, mediante una relazione tecnica unitamente ad attestazione rilasciata in forma giurata e con esplicita dichiarazione di responsabilità. I costi della suddetta voce saranno rendicontati a costi reali e non potranno essere superiori al 10% del costo del personale;
4. Costi per servizi di consulenze specialistiche, purché essenziali per l’attuazione del progetto ovvero spese di ricerca esterna contrattuale affidate a OdR non Affiliati al progetto iNEST. I servizi in oggetto devono essere utilizzati esclusivamente ai fini dell’attività di ricerca e/o sviluppo di progetto e non di supporto al progetto (es. attività di management, rendicontazione, altro) e sono ammissibili nel limite massimo del 35% dei costi totali ammessi per ciascun partner.
5. Costi di spese per materiali, forniture e prodotti analoghi, direttamente imputabili all’attività di progetto.
Durata dei progetti
Per la realizzazione del progetto è prevista una durata non superiore a 15 mesi dalla data indicata nel provvedimento di ammissione al finanziamento.
Dotazione finanziaria
I Bandi a valere sull’ecosistema del nordest hanno una dotazione complessiva di 2 milioni di euro per ciascuno dei 9 spoke.
Scadenza
La richiesta di finanziamento per l’azione progettuale può essere presentata entro e non oltre le ore 23:59 del 10 ottobre 2023.